Martedì, 19 Novembre 2019
Firenze, Pisa, Siena, Parma, il Politecnico di Milano e la società spagnola Ingelia. L'obiettivo è quello di sviluppare un laboratorio stabile sui prodotti di recupero derivanti dai processi di carbonizzazione per la produzione di biopolimeri e biometano, l'estrazione del fosforo da fanghi e la realizzazione di una serra idroponica. Acea ha già avviato anche l'iter autorizzativo, presso la Regione Toscana, per la realizzazione, a Chiusi in provincia di Siena, di un impianto di recupero con una capacità di trattamento pari a 80mila tonnellate annue di fanghi di depurazione.
Sembra una misura pro ambiente, ma di fatto è un passo importante verso quell'indipendenza fiscale che è il sogno dell'Unione europea. Alle «risorse proprie», cioè entrate che non dipendono dai trasferimenti degli stati membri, che già oggi sostegno le istituzioni di Bruxelles presto se ne aggiungerà un'altra. Una tassa sulla plastica. La voce girava da tempo nei palazzi europei, poi la conferma del commissario responsabile del Bilancio Guenther Oettinger. Ieri la certezza che l'argomento sarà all'ordine del giorno alle prossime riunioni della Commissione europea.
Gli inceneritori? Guai a parlarne. Ambientalisti e governi regionali di cattiva volontà sono spesso d'accordo nello spendere slogan a buon mercato: l'incenerimento dei rifiuti appartiene al passato, il futuro è della raccolta differenziata. L'idea ha senza dubbio un senso, a condizione, però, che la differenziata si faccia davvero e si faccia con la pignoleria metodica di certi Paesi del Nord Europa. Poi basta controllare le statistiche per scoprire che le regioni dove non ci sono impianti di termovalorizzazione sono spesso le stesse in cui le percentuali di differenziata sono più basse.
La legge di stabilità (articolo 1, comma 26, legge n. 208/15) ha disposto - con alcune eccezioni, fra cui la tassa sui rifiuti - che, per l'anno 2016, «è sospesa l'efficacia delle leggi regionali e delle deliberazioni degli enti locali nella parte in cui prevedono aumenti dei tributi e delle addizionali attribuiti alle regioni e agli enti locali con legge dello Stato rispetto ai livelli di aliquote o tariffe applicabili per l'anno 2015».Tale previsione comporta - come chiarito dal Dipartimento delle finanze nella risoluzione n.