Rifiuti speciali e pericolosi all’ex Fornace dell’Arbia Ultimatum sulla bonifica

Asciano

CI SONO novità sulla vicenda della Fornace dell’Arbia, con il Comune di Asciano sempre vigile sulla situazione e attivo per la risoluzione dei problemi e l’assessore Francesco Zullino in prima fila per arrivare ad una felice conclusione della vicenda. A settembre 2018 è arrivata la notifica da parte della Procura della Repubblica, che ha agito attraverso la Guardia di Finanza, del sequestro dell’area dove sono stati ritrovati rifiuti speciali abbandonati e non smaltiti. Il Comune di Asciano, informato in questo modo della presenza di rifiuti speciali alla Fornace dell’Arbia, è stato nominato custode dell’area. L’AMMINISTRAZIONE comunale si è mossa immediatamente. Il Comune di Asciano avendo la responsabilità sullo stato di sicurezza dell’area ha notificato alla proprietà l’avvio di un nuovo procedimento. Viene chiesto di rimuovere i rifiuti speciali dei quali si parla nell’atto di sequestro. Il procedimento è stato avviato e notificato alla proprietà e al concordato lo scorso 18 settembre. Decorsi i termini, è stata emanata una nuova ordinanza che richiede di intervenire. La proprietà ha adesso dieci giorni di tempo per comunicare di avere individuato e incaricato una ditta per svolgere i lavori e poi quarantacinque giorni di tempo per completare l’intervento. Se la proprietà non dovesse intervenire nemmeno in questa circostanza sarà il Comune di Asciano ad agire d’ufficio e a svolgere l’intervento in danno, richiedendo poi le spese delle operazioni alla stessa proprietà. «STIAMO seguendo la vicenda quotidianamente e con la massima attenzione, il Comune si sta adoperando per arrivare alla risoluzione dei problemi nel minor tempo possibile – dichiara Francesco Zullino, assessore comunale a bilancio, personale, sport e con la delega per Arbia –. Chiediamo alla proprietà di effettuare rapidamente gli interventi necessari e che quindi provveda a rimuovere nei tempi stabiliti i rifiuti speciali presenti alla Fornace. In seguito all’ordinanza, aspettiamo quindi questi dieci giorni di tempo per la risposta della proprietà. Se non arriverà alcuna risposta ci muoveremo noi come amministrazione comunale. In quel caso incaricheremo noi una ditta e interverremo per la rimozione dei rifiuti agendo in danno».

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