Arera, al via la raccolta dati per la Tari «d'emergenza»

L'evolversi della situazione epidemiologica da virus Covid-19 ha modificato il quadro di riferimento dei provvedimenti Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), per cui occorre rivedere il metodo tariffario Tari disciplinato Con la delibera n. 443/2019. Lo ha deciso l'Arera conia deliberazione n. 102/2o2o/R/Rif, che anticipa l'adozione di provvedimenti urgenti all'esito di una fase di raccolta informazioni da parte degli enti territorialmente competenti (Etc) e dei gestori del servizio. Si tratta di informazioni riconducibili all'emergenza Covid-19, con particolare riferimento agli eventuali oneri aggiuntivi emersi nell'ambito delle attività gestionali, acquisendo elementi per una corretta valutazione dei possibili effetti in termini di mantenimento o miglioramento dei livelli di qualità, nonché di modifica o meno del perimetro gestito. L'emergenza sanitaria in atto ha infatti dimostrato che possono essere inclusi parametri specifici che misurano questa particolare situazione, per cui occorre introdurre correttivi in una logica di miglioramento generalizzato del servizio rispetto alle criticità riscontrate. Infatti, se prima si avevano costi di gestione ordinaria per la raccolta rifiuti, oggi si potrebbero avere so vracosti dovuti ad esempio alla raccolta di materiale sanitario infetto e Arera deve riconoscerli nel piano finanziario. L'Autorità inoltre punta ad acquisire ogni informazione utile sulle possibili criticità connesse alla gestione delle tariffe e ai rapporti con gli utenti, anche per valutare le ricadute in termini di previsioni di riscossione, individuando eventuali categorie di utenti maggiormente meritevoli di tutela. In sostanza, prima di definire i provvedimenti urgenti da adottare, l'Arera effettuerà le verifiche per individuare strumenti volti alla mitigazione degli effetti per gli utenti o per singole categorie, derivanti dall'attuale situazione emergenziale. La delibera dell'Autorità presenta comunque tre punti di apertura. Ai Comuni specifica che qualsiasi strada verrà delineataArera continuerà, come da competenze assegnate, il supporto e controllo nell'applicazione del metodo, rendendosi disponibile a incontri per provvedimenti urgenti e cambiamenti. Agli operatori rivolge l'invito a specificare «quali problemi hanno in questa fase di emergenza» che debbano tradursi in provvedimenti e a puntare alla continuità dei servizi essenziali tralasciando altro nella fase di emergenza. Infine, per gli utenti, Arera sottolinea la necessità di verificare le modalità applicative della Tari. Per intenderci, mentre la chiusura dell'attività non comporta consumi di gas, acqua ed energia elettrica, non altrettanto si verifica nel caso della Tari che è predeterminata e non corrisponde alla quantità di rifiuti prodotti o al servizio ricevuto. Arera dichiara che terrà naturalmente conto delle difficoltà di questo anno particolare, ma mette indirettamente in guardia i comuni sull'applicazione dell'articolo 107, comma 5 del Dl 18/2020. Si tratta della disposizione che consente di rinviare al 31 dicembre l'adozione del piano finanziario con il nuovo metodo regolato dalla delibera 443/2019. Pertanto, attenzione a ribaltare gli stessi parametri e conti del 2019, che è un anno ordinario, sul 2020 che è un anno straordinario. Si segnala, infine, che con un comunicato del 26 marzo scorso l'Arera ha ulteriormente differito al 30 aprile il termine per fornire i dati relativi alla qualità del servizio di gestione delle tariffe e dei rapporti con gli utenti.

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