Se i rifiuti sbarcano tra i banchi Torna l’iniziativa «Ri-Creazione»

140 CLASSI e 17 Comuni coinvolti. Sono questi i numeri maremmani di «Ri-Creazione», il progetto di educazione ambientale promosso da Sei Toscana nei comuni della Toscana del sud. Si tratta di numeri record (non solo Grosseto ma tutte le province sono coinvolte), per un’iniziativa che in tre anni ha visto la partecipazione di quasi 20mila studenti. Quanti rifiuti produciamo ogni giorno? Come fare una corretta raccolta differenziata? In cosa consiste effettivamente il riciclo? A tutte queste domande risponderanno, tramite lezioni in classe, laboratori didattici e visite agli impianti, gli educatori ambientali selezionati da Sei Toscana per ogni territorio di riferimento. Queste le domande che troveranno una risposta: gli obiettivi del progetto sono quelli di promuovere la responsabilità civica e l’impegno quotidiano per la tutela dell’ambiente, far crescere la consapevolezza nei ragazzi sui temi legati al ciclo integrato dei rifiuti e promuovere la riduzione dei rifiuti, accrescendo la consapevolezza che questi possano avere una seconda vita se correttamente differenziati. Anche per questa quarta edizione, l’offerta formativa è molto articolata e prevede sei percorsi diversificati e strutturati in relazione alle varie fasce d’età degli alunni. I percorsi, che quest’anno saranno sviluppati su 2.900 ore complessive di formazione, partono dalla riduzione dei rifiuti, dal loro riutilizzo, dalle corrette modalità di raccolta differenziata per garantire il riciclo e il recupero, sino alla scoperta delle realtà impiantistiche del territorio. Per quest’anno scolastico, in linea con quanto indicato anche a livello europeo, si è avviata una campagna di sensibilizzazione specifica sull’e-waste, introducendo un percorso incentrato proprio sui RAEE (elettrodomestici, lampadine, cellulari, ecc..) e sui RUP (ovvero olio alimentare, pile, farmaci). Uno dei punti di forza del progetto è proprio quello di presentare un’offerta formativa adeguata alle esigenze degli insegnanti e dei territori. Oltre alle lezioni in classe e ai laboratori, alcuni percorsi didattici prevedono visite agli impianti. Le visite sono organizzate su richiesta delle stesse scuole e sono possibili grazie alla disponibilità delle società che gestiscono gli impianti: Aisa Impianti, Crcm, Csai, Ecolat, Futura, Sienambiente e Tb. L’attività di visita agli impianti costituisce uno degli elementi distintivi del progetto e risulta essere molto apprezzata e richiesta tanto che, all’aumento generale delle iscrizioni, corrisponde un aumento anche delle richieste di visita. Oltre agli impianti, gli studenti hanno anche l’opportunità di visitare le altre strutture a sostegno della raccolta presenti sul territorio, come le stazioni ecologiche e i centri di raccolta gestiti da Sei Toscana. «Sono fermamente convinto che le sfide del presente e del futuro prossimo in materia di gestione dei rifiuti e soprattutto di incremento della raccolta differenziata siano prima di tutto di natura culturale. E’ per questo motivo che Sei Toscana crede molto nell’educazione ambientale rivolta alle giovani generazioni – dice Leonardo Masi, presidente di Sei Toscana – e intende affiancare con ogni sforzo possibile le Amministrazioni in un percorso volto alla crescita e alla formazione dei cittadini di domani. In questa edizione sono stati introdotti alcuni elementi di novità, intensificando l’attenzione verso le specifiche esigenze dei territori».

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