La holding dei Comuni dichiara guerra agli evasori con un software hi-tech

«IL GRANDE FRATELLO è vivo e lotta per l’equità fiscale». E’ un messaggio forte e chiaro quello lanciato da Andrea Rossi, presidente dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese e sindaco di Montepulciano, in occasione della presentazione del percorso per la costituzione di una società a capitale pubblico di cui siano soci i Comuni dell’area e la stessa Unione. «E’ un software molto evoluto – ha detto Rossi –: riesce a incrociare di ogni soggetto i dati relativi a tutte le tasse e tributi e fa emergere dichiarazioni non fedeli. In questo modo la Montepulciano Servizi, società in house del Comune, ha fatto emergere circa 200mila euro all’anno di mancati pagamenti di Imu e Tari. L’ampliamento della base imponibile ci consente, da dieci anni, di non aumentare la tassa sui rifiuti. Insomma, pagare tutti (il 95% dei contribuenti è in regola), per pagare meno». Proprio della gestione delle entrate degli enti si potrebbe occupare la nascente società a partecipazione pubblica della Valdichiana Senese. Ma, come ha spiegato Matteo Billi di Anci Toscana, l’opportunità che si presenta per l’area è ghiotta in quanto, non portandosi fardelli del passato (ovvero altre municipalizzate dell’area), la nuova entità, che prenderebbe forma secondo i dettami della “riforma Màdia” del 2017, avrebbe ampie possibilità organizzative, fino a regole meno stringenti per l’assunzione del personale (ma sempre con le garanzie del pubblico impiego) e per l’accesso al credito. Il calendario è già fissato: entro il 31 dicembre i Consigli comunali dovranno approvare gli atti per la costituzione; al momento pare che le amministrazioni che stanno più concretamente valutando la possibilità siano quelle di Chianciano Terme, Montepulciano, Sarteano e Trequanda. Intanto, sempre per gli effetti della Màdia, gli enti stanno sciogliendo le precedenti società pubbliche o ponendo in liquidazione le proprie partecipazioni. Molto interessante anche il panorama delle possibili competenze della nuova società che potrebbe occuparsi non solo di tributi, dalla fatturazione al contrasto all’evasione, comprendendo anche quelli dovuti per i servizi scolastici, ma anche, per esempio della gestione del verde pubblico o dei cimiteri. L’obiettivo è raggiungere la massima efficienza in questi settori. La nuova società pubblica dovrebbe partire da un fatturato di almeno 2 milioni di euro, obiettivo non irrealizzabile se Montepulciano da solo, con la Tari, incassa 3,7 milioni.

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