‘Riciclarsi riciclando’ L’arte dei detenuti

Massa Marittima

APRE oggi a Massa Marittima la mostra itinerante ‘Riciclarsi Riciclando’ realizzata in collaborazione fra la direzione del locale carcere circondariale e l’amministrazione Comunale, presentata ieri in anteprima alla biblioteca comunale ‘Gaetano Badii’ con una conferenza stampa. Presenti nell’occasione, accanto all’artista piombinese Eraldo Ridi curatore materiale del lavoro svolto con una grossa parte dei detenuti al termine di un laboratorio avviato due anni orsono finalizzato al loro recupero in vista del loro rientro in libertà, la direttrice del carcere stesso Maria Cristina Morrone, l’educatrice professionale Marilena Rinaldi, l’assessore all’ambiente Maurizio Giovannetti e quello alle politiche sociali Tiziana Goffo, oltre ovviamente alla direttrice della Biblioteca Roberta Pieraccioli nelle vesti di padrona di casa. E’ toccato a Landi il compito di fare da cicerone illustrando il percorso che ha caratterizzato lo svolgimento del laboratorio riassumibile, ha detto, «con quattro parole magiche: spazio, rapporto con i tempi, suoni, futuro». Un accostamento non casuale quello fra i termini «riciclarsi riciclando», come ricordato dalla Morrone con un concetto che collima appieno, ossia l’impegno a «investire sul detenuto come sul rifiuto». La mostra si compone di diversi oggetti, dalle forme più svariate, tutti realizzati con materiali di scarto. L’interessante sinergia avviata con la biblioteca anche attraverso altre forme di collaborazione ha permesso stavolta di utilizzare i libri vecchi diretti al macero per l’esecuzione dei lavori creati da Landi assieme a ben diciassette detenuti riconducibili a Alessio, Francesco, Gaetano, Pier Luigi, Pietro, Abdelhafid, Adil, Alessandro, Carlo, Claudio, Giovanni, Marco, Mariano, Riccardo, Ruggiero e Khaled. L’esposizione dei lavori parte dal Museo Archeologico proseguendo per l’atrio del Palazzo Comunale, via Moncini, Corso Diaz per concludersi alla Biblioteca. La mostra rimarrà in funzione fino alla fine del mese per terminare sabato 30 con un incontro pubblico alla Sala dell’Abbondanza.

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