Ato rifiuti, audizione a Firenze La sindaca: «Noi siamo solidi»

Due giorni fa la commissione d'inchiesta, voluta dal consiglio regionale per fare il punto sulla questione impianti nell'area vasta Grosseto-Siena-Arezzo e per dirimere i contrasti tra i vertici dell'Ato Sud e Sei Toscana, ha ascoltato la sindaca di Civitella Paganico Alessandra Biondi, in veste di presidente del consiglio direttivo dell'Ato Toscana Sud. Con lei il direttore generale Paolo Diprima e il presidente dell'assemblea del sindaci Alessandro Ghinelli, primo cittadino di Arezzo. Per la società di gestione erano presenti il presidente Leonardo Masi, l'amministratore delegato Marco Mairaghi, il direttore generale Alfredo Rosini e gli esperti nominati dal prefetto di Siena, Massimo Paoluzi e Salvatore Santucci. «In commissione - racconta al Tirreno la sindaca Biondi - abbiamo rappresentato gli obiettivi fissati per la raccolta differenziata da centrare entro il 2020, come previsto dal piano regionale vigente. Una sfida che sarà possibile vincere solo con l'impegno di Sei. Al presidente della commissione d'inchiesta e ai consiglieri abbiamo rimarcato la capacità di programmazione di Ato e la nostra autonomia, frutto di una visione che il territorio ha avuto nel tempo e che oggi offre risposte anche ad altri. Insomma, non solo siamo autosufficienti e con una solida base impiantistica, ma ci siamo trovati, quanto agli impianti, in una condizione di ridondanza, ricevendo 100mila tonnellate di rifiuti dal fuori, dall'Ato Toscana centro». Sei Toscana attende adesso il Piano d'Ambito. «Sì, il gestore lamenta di non poter programmare le risorse umane in assenza di questo strumento - prosegue la Biondi - e quindi ribadisco che siamo impegnati nella sua approvazione (entro l'anno). Mancano gli ultimi tre piani di riorganizzazione così da completare il quadro delle 17 aor, una sintesi di tutti i servizi che stanno alla base del PdA, il quale, a sua volta, costituirà per il gestore un elemento fondamentale per programmare gli investimenti e fare una pianificazione complessiva delle attività». «Sui compiti di controllo - conclude la Biondi - siamo invece un po' in ritardo, ma entro l'anno definiremo il regolamento già circolante in bozza per renderlo operativo».Nel corso della seduta sono state numerose le domande dei consiglieri della commissione, che hanno chiesto informazioni riguardo alla gestione del ciclo dei rifiuti: regolazione dei flussi, tariffe, rapporti con la società di gestione, capacità di controllo della spesa. In particolare è stata ripercorsa la vicenda della discarica di Cannicci, a Civitella, finita sotto sequestro nel giugno 2017 e rimasta tale fino alla primavera di quest'anno. Un sequestro probatorio finalizzato a indagine a seguito di un incendio. I dirigenti di Sei Toscana hanno illustrato lo stato attuale della società e fornito informazioni riguardo alla notifica dell'udienza preliminare del procedimento penale che coinvolge ex amministratori Ato e Sei Toscana. Quanto all'attività di gestione, sono state evidenziate «criticità reddituali nel contratto con Ato, che a oggi non è remunerativo». È stata poi confermata la previsione di 150 assunzioni, ma anche l'esistenza «di interessi di mora per 6milioni e 800mila euro», per ritardati trasferimenti da parte di circa novanta Comuni su 104.

Close Logout Cerca Facebook Instagram You Tube Twitter Linkedin