Occhi puntati su roghi e rifiuti

DI GIOVANNI GALLI Verifica della sussistenza di attività illecite relative alla gestione e allo smaltimento dei materiali contenenti amianto, verificando altresì le inadempienze da parte dei soggetti pubblici e privati e il rispetto della normativa vigente; indagine sulle attività illecite legate al fenomeno degli incendi e su altri fenomeni illeciti riguardanti gli impianti di gestione dei rifiuti ovvero i siti abusivi di discarica; svolgimento, a fini conoscitivi, di sopralluoghi o visite presso gli impianti che adottano procedimenti riconosciuti di migliore qualità e maggiore efficacia in campo ambientale, ovvero adottano tecnologie e procedimenti sperimentali che presentano interessanti prospettive di sviluppo e applicazione in attuazione dei principi dell'economia circolare, al fine di prevenire gli illeciti ambientali. Sono alcuni tra i compiti spettanti alla commissione parlamentare sulle ecomafie la cui legge istitutiva è stata pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 (legge 7 agosto 2018, n. 100 «Istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali a nche pericolosi, in partenza dai porti marittimi verso destinazioni estere e svolgere indagini, in collaborazione con le autorità di inchiesta degli stati destinatari dei rifiuti, per individuare attività volte a immettere nel mercato nazionale beni e pro Tra i compiti, individuare le connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti e altre attività economiche esse correlati»). La commissione dovrà svolgere indagini sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, sulle organizzazioni coinvolte e sul ruolo svolto dalla criminalità organizzata; individuare le connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti e altre attività economiche, con particolare riguardo al traffico dei rifiuti tra le diverse regioni del paese e verso altre nazioni; individuare le specifiche attività illecite connesse al traffico illecito transfrontaliero dei rifiuti con particolare riferimento a quelle concernenti i rifiuti, otti, realizzati attraverso processi di riciclo di materie prime secondarie ottenute dai rifiuti, che non rispondono alle caratteristiche merceologiche e sanitarie previste dalla normativa nazionale; verificare l'eventuale sussistenza di comportamenti illeciti nell'ambito della p.a. centrale e periferica e dei soggetti pubblici o privati operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti, anche in riferimento alle modalità di gestione dei servizi di smaltimento da parte degli enti locali e ai relativi sistemi di affidamento; verificare l'eventuale sussistenza di attività illecite relative ai siti inquinati e alle attività di bonifica, nonché alla gestione dei rifiuti radioattivi; verificare l'eventuale sussistenza di attività illecite nella gestione del servizio idrico integrato con riguardo alla gestione degli impianti di depurazione delle acque nonché alla gestione dello smaltimento dei fanghi e dei reflui provenienti da tali impianti.Antimafia Sulla stessa G. U. n. 192 è stata pubblicata la legge 7 agosto 2018, n. 99 «Istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere». Rispetto al dettato della legge istitutiva di una commissione antimafia nella scorsa legislatura (legge n. 175 del 2013), si ha con la nuova legge un ampliamento, con la previsione di nuovi compiti. In particolare, sono individuati ambiti di indagine ulteriori rispetto a quelli consolidati, quali: la tutela delle vittime di estorsione e usura; la tutela dei familiari delle vittime delle mafie; il monitoraggio delle scarcerazioni; organizzazione e risorse degli uffici giudiziari e delle strutture investigative; i sistemi informativi e le banche di dati in uso agli uffici giudiziari e alle forze di polizia; le modalità di azione delle associazioni mafiose e similari mediante condotte corruttive, collusive o comunque illecite; l'infiltrazione all'interno di associazioni massoniche o comunque di carattere segreto o riservato; il traffico di stupefacenti e di armi o il commercio di opere d'arte; il rapporto tra le mafie e l'informazione, con particolare riferimento alle diverse forme in cui si manifesta la violenza o l'intimidazione nei confronti dei giornalisti; i giochi e le scommesse; il movimento civile antimafia; il vaglio della normativa sulla lotta contro il terrorismo ai fini di una utilizzabilità nel contrasto delle mafie.

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