Dalla plastica riciclata il granulato per la stampa 3D

I modellini delle barche stampate in 3d e consegnate ai protagonisti del progetto “ Arcipelago Pulito” durante la fiera Ecomondo 2018 a Rimini, celebrano una doppia sfida per l’economia circolare. Quella dei pescatori che collaborano per ripulire dai rifiuti di plastica i nostri mari. E dall’altra parte la flotta lanciata dalla “ flotta” stampata in 3d e battente la doppia bandiera Revet- R3direct che costituisce uno dei primi esempi al mondo di stampa 3d da granulo poliolefinico proveniente da riciclo degli imballaggi in plastica mista delle raccolte differenziate.La scelta di Revet e R3direct va nella direzione di cercare di nobilitare la frazione plastica delle raccolte differenziate più difficile da riciclare: il plasmix appunto. In questi giorni Revet Recycling e R3direct, start- up innovativa con sede in provincia di Lucca, hanno quindi siglato un accordo finalizzato ad avviare un percorso di ricerca e sviluppo sulle potenzialità della stampa 3D con l’utilizzo di plastiche riciclate per individuare una nuova generazione di semilavorati ( filamenti e/ o granuli) e prodotti finiti. Revet Recycling è controllata al 100% da Revet, a sua volta controllata da Alia ( ex Quadrifoglio dei Comuni) e dal 2013 ricicla la componente poliolefinica delle plastiche miste delle raccolte differenziate toscane, producendo profili per l’arredo urbano e granuli adatti alla stampa (a iniezione, ma adesso pure in 3d) di manufatti anche di alta gamma.

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