La Cgil: «Bene l’accordo siglato ma Sei deve tornare pubblica»

ANCORA I RIFIUTI. Stavolta a intervenire è la Cgil toscana che saluta con soddifazione l’accordo siglato mercoledì scorso a Siena nella sede di Sei. «Dopo settimane di lotta dei lavoratori, siamo finalmente riusciti a firmare un’intesa con Sei Toscana che dà garanzie di stabilizzazione al personale in somministrazione oltre a quelle già fissate nell’accordo sindacale e nella graduatoria del marzo scorso». La Cgil ripercorre anche i numeri che stanno alla base dell’intesa: «45 assunzioni a tempo indeterminato dal primo ottobre prossimo, 30 assunzioni a tempo determinato, che diventeranno a tempo indeterminato dal primo gennaio 2019, ulteriori 25 assunzioni a tempo indeterminato entro gennaio 2019. E ancora frme di garanzia di lavoro per altre 60 persone e l’impegno, per gli anni 2019-2020, alla copertura di almeno il 60% del turn-over procedendo alle assunzioni di questo personale». Sottolinea ancora il sindacato: «Inoltre, cosa non scontata e difficilissima fino ad oggi, siamo riusciti a riportare ad un unico tavolo di contrattazione, e a un’unica graduatoria per le stabilizzazioni, anche i lavoratori che operano nel territorio in distacco a CoopLat. Soddisfatti del lavoro svolto, siamo però a chiedere alla politica di fare la sua parte, a partire dall’approvazione del Piano di Ambito, e attraverso Ato Toscana Sud, vigilare sugli atteggiamenti di Sei Toscana in relazione all’occupazione e alla sua qualità». L’ACCORDO non scalfisce la volontà polirtica della Cgil: «Ribadiamo la necessità della ripubblicizzazione dell’azienda con l’inclusione degli impianti per permettere la chiusura del ciclo industriale dei rifiuti.Chiediamo a Sei Toscana, che nei prossimi mesi proceda ad una seria verifica dei fabbisogni occupazionali al fine di concretizzare un progetto di servizio definitivo che deve risultare dal piano industriale su cui misureremo, attraverso nuovi incontri, i livelli definitivi della forza lavoro impegnata».

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