Ato e Sei firmano l’intesa

NUOVA assemblea ieri a Siena di Ato, autorità dei rifiuti che rappresenta tutti i Comuni della Toscana Sud, con al centro due punti su tutti: a partire dal futuro della discarica di Podere Rota, nel Valdarno. L’assemblea ha dato mandato, con un atto d’indirizzo, di avviare le pratiche per la cessazione dell’attività quando le aree saranno sature. L’istanza è stata presentata dal Comune di Montevarchi: con richiesta di non ampliamento della superficie attuale e di non rinnovo dell’accordo con Ato Centro per il conferimento dei suoi rifiuti. La prospettiva è quella del maggior utilizzo dell’impianto aretino di San Zeno, che quando sarà a regime, dopo il potenziamento – presumibilmente nel 2024 – potrà coprire il fabbisogno della Toscana Sud. Il secondo punto all’ordine del giorno riguarda tutte e tre le province: l’assemblea ha dato l’ok all’accordo conciliativo con il gestore Sei Toscana per il ripristino della durata della concessione del servizio, così come previsto nella gara, al termine dei ventanni, nel 2033. Nel 2015 Ato allungò a tempo indeterminato la concessione, per far fronte al credito maturato dal gestore Sei Toscana che negli anni dal 2014 al 2017 era stato pagato meno di quanto regolato con la gara, per il servizio svolto. Ieri invece l’assemblea, attraverso l’accordo con Sei, ha riportato il termine nel 2033: allorché, al subentro del nuovo gestore, questo si accollerà anche il credito maturato. Che così facendo non andrà nel frattempo ad incidere sulle tariffe di Comuni e cittadini. Viene altresì riconosciuta a Sei Toscana una pendenza di 2 milioni di euro per la maggiorazione dei costi riconosciuti ai lavoratori impiegati la domenica e nei turni di notte. La cifra totale, dovuto a Sei dai Comuni è da quantificare: sono diversi milioni di euro, visto che solo per il 2014 la differenza è di 6 milioni.

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