Sei Toscana, dopo i mezzi elettrici per lo spazzamento si pensa al biometano

Si chiuderà domani a Firenze in Fortezza da Basso la fiera della mobilità elettrica ExpoMove, dove tra le novità più interessanti presentate spiccano gli automezzi elettrici utilizzati in via sperimentale per lo spazzamento e il lavaggio delle strade da Sei Toscana, il gestore unico dei rifiuti dell’Ato Toscana Sud.«In risposta alle problematiche dell’inquinamento atmosferico e della qualità dell’aria, un’azienda che opera nel settore dell’ambiente come la nostra – spiega il presidente Leonardo Masi (nella foto, ndr) – non può che guardare con grande interesse allo sviluppo delle soluzioni che il settore della mobilità sostenibile in generale, e dell’elettrico in particolare, offre. Da un anno abbiamo avviato, in contesti di eccezionale pregio come i centri storici di Sansepolcro, Siena, San Gimignano, Pienza e Monte San Savino alcune sperimentazioni con mezzi elettrici. Si tratta di spazzatrici e mezzi per la raccolta di piccole dimensioni, idonee appunto all’utilizzo nei centri storici. I nostri tecnici sono a lavoro per valutare l’affidabilità e la qualità operativa, con la speranza di poter arricchire il parco mezzi anche con queste tipologie di macchine e di offrire al territorio un impatto sempre più sostenibile».Nel corso del convegno organizzato da Cispel “Mobilità elettrica, sostenibilità, smart cities e utilities: dall’Italia alla Toscana” Sei Toscana ha presentato anche un’altra iniziativa che si muove nell’ottica dell’economia circolare; oltre a sperimentare mezzi elettrici, il gestore infatti impiega già oggi diversi automezzi a gas, sia a gpl che a metano, e presto l’alimentazione potrebbe arrivare dal biometano.«Sei Toscana intende perseguire i principi dell’economia circolare anche nell’ambito della mobilità, per questo – conclude Masi – è allo studio un progetto di riutilizzo del biometano prodotto dalla raccolta differenziata dell’organico per alimentare i propri mezzi. È stato poi avviato il percorso che porterà alla redazione del primo report di sostenibilità, uno strumento indispensabile per diffondere a tutti i livelli dell’agire aziendale consapevolezza e cultura sui temi della sostenibilità».

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