Carnevali: «Unieco è viva, aspettiamo le offerte»

«QUALCUNO ci aveva dati in via di estinzione, ma siamo vivi e vegeti e direi che godiamo di buona salute», dice Stefano Carnevali, amministratore delegato di Unieco Ambiente, holding cui appartiene Sta spa, primo socio privato di Sei Toscana e di Sienambiente. Le dichiarazioni dell’ad Carnevali arrivano dalla fiera di Rimini, Ecomondo, e arrivano a pochi giorni dalla scadenza del termine per le manifestazioni d’interesse all’acquisizione della società cooperativa di Reggio Emilia. Una holding con una ventina di società controllate e partecipate (fra cui appunto anche Sta spa), distribuite in 5 regioni (Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Puglia e Marche), che ne fanno uno dei più grandi gruppi privati italiani del settore dei rifiuti. «Abbiamo completato nei mesi scorsi il processo di riorganizzazione interno alla holding – ha chiarito ancora l’ad di Unieco – che ci pone ai primi posti tra i gruppi privati italiani, con un bilancio consolidato che si avvia verso i 140 milioni di euro, sebbene quello gestito tramite il proprio personale nelle società collegate superi 250 milioni di euro. SABATO si chiudono le manifestazioni d’interesse non vincolanti, procedura avviata il 10 ottobre dal commissario liquidatore, Corrado Baldini, cui la società è affidata dall’aprile 2017:il commissario ha voluto così interpellare il mondo delle aziende private e pubbliche per raccogliere le manifestazioni di interesse ad acquisire la holding ambientale reggiana. «Noi siamo pronti e a disposizione per fornire i dati e le informazioni su chi siamo e cosa facciamo – ha detto al riguardo da Rimini l’ad Carnevali –, ma ci auguriamo che tra i soggetti che si affacceranno al percorso ci siano imprese più interessate al rafforzamento ed allo sviluppo su nuovi business e mercati di Unieco Ambiente, piuttosto che al suo smembramento». Si tratta di un passaggio importante per il futuro di Unieco Ambiente di cui, a valle di una procedura competitiva regolamentata da un disciplinare di gara, verrà assegnata la proprietà delle partecipazioni oggetto di cessione. Una gara di vendfita cui senz’altro guardano diverse grandi società – anche della Toscana, ma non solo – interessate ad entrare nei rifiuti dell’Italia Centrale: l’ambito di area vasta della Toscana Sud, che ha in Sei il suo gestore ambientale unico, è il più grande d’Italia, per estensione.

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