“Più controlli sui cassonetti dei rifiuti”

SEI riparte dai cittadini, mette da parte l’inchiesta che ne ha decapitato i vertici e progetta un futuro ancora più tecnologico. Il gestore che si occupa della raccolta nelle province di Siena, Grosseto e Arezzo ha in questi giorni concluso l’indagine di customer satisfaction sul monitoraggio della qualità dei servizi promossa da Sei Toscana che ha visto la partecipazione di 5mila cittadini dei 105 comuni dell’Ato Toscana Sud. L’indagine si è affiancata agli altri strumenti di ascolto già utilizzati dal gestore (numero verde, sito internet, sportelli al cittadino) e rientra nell’ambito delle azioni promosse dall’azienda con l’obiettivo di avvicinare i cittadini del territorio e renderli sempre più parte attiva e coinvolta nel processo di gestione di un servizio così importante come quello della raccolta dei rifiuti. Non solo, la ricerca ha anche l’obiettivo di mettere in luce le criticità presenti così da offrire un ulteriore strumento per individuare azioni di miglioramento nel breve e nel medio periodo. Buono il risultato finale, ma doverosi sono stati anche alcuni suggerimenti per migliorare il servizio: da parte dei cittadini è emersa infatti una forte richiesta (circa il 42%) di un maggiore controllo sui cassonetti e sugli utenti (ispettori, telecamere, accesso controllato) e di maggiori vantaggi per chi fa una raccolta differenziata di qualità (40% circa). Ma Sei guarda avanti: il programma articolato che porterà all’istallazione dei bidoni intelligenti sta per iniziare. Sono molti i comuni del Chianti che sono stati scelti per la fase di sperimentazione, che durerà un anno. «Si tratta di strumenti dalla tecnologia avanzata – ha detto Roberto Paolini, presidente di Sei Toscana -. Strumenti che ci permetteranno di controllare l’utenza. L’obiettivo è il 70% di Differenziata e non possiamo permetterci di fallire. Altrimenti le tariffe aumenterebbero fisiologicamente». Paolini ha anche chiuso qualsiasi tipo di polemica sul dopo l’inchiesta: «La magistratura faccia il suo corso – ha detto – Sei Toscana va avanti per la sua strada. E, a parte qualche piccolo disservizio, stiamo proseguendo nel programma. Abbiamo con il prefetto la piena collaborazione e agiamo, insieme ai commissari, davvero competenti e professionali, nell’estrema correttezza. Abbiamo in questi giorni avviato un’attività di condivisione dei risultati all’interno della nostra struttura – ha concluso il presidente di Sei Toscana – constatando come questo strumento ci abbia restituito molti elementi oggettivi su cui poter lavorare per migliorare il servizio. Adesso l’attività di condivisione dei risultati proseguirà con tutte le amministrazioni, tenendo conto anche dei dati già in loro possesso, in modo da confrontarsi sulle esigenze rilevate in ciascun territorio. Con l’avvio di questo nuovo percorso, l’attività di ascolto dei cittadini che Sei Toscana svolge attraverso i propri canali del customer care, 130mila contatti nel 2017 e circa 200mila accessi al portale web, acquisisce un nuovo strumento che si intende riproporre nel corso del tempo».

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