Nasce in Toscana il primo centro italiano di ricerca e sviluppo industriale dedicato all’economia circolare, finanziato con 6 milioni dal Mise (per un totale di 16 milioni considerando i cofinanziamenti di Regione Toscana). La sede dovrebbe essere Siena (anche se non si esclude che alla fine venga scelto il capoluogo regionale). L’obiettivo è la realizzazione di progetti in materia di energia e ambiente, sicurezza alimentare e trattamento innovativo dei rifiuti per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. I promotori sono la società Sei Toscana, gestore unico dei rifiuti della Toscana del Sud, Acea,la multiservizi romana (con partecipazioni in altre partecipate pubbliche) e Rea Impianti. Nel gruppo sono poi arrivate Estra, Aliae e alcuni centri di ricerca di università italiane e europee. Sono quattro le aree di intervento. La prima prevede di realizzare un prototipo di un impianto di fitorimedio, un sistema di recupero e riutilizzo del percolato prodotto da una discarica con l’uso di piante per bonificare i terreni dagli inquinanti. Il progetto è portato avanti dal punto di vista scientifico dalla società Pnat dell’Università di Firenze, diretta da Stefano Mancuso. Il primo esperimento è il recupero del percolato nella discarica in post mortem di Castelnuovo Berardenga (Siena), poi sarà replicato in altri siti. La seconda riguarda la inertizzazione di materiali in cemento – amianto per ottenere materiali utili per la produzione di ceramica e materiali refrattari. Il terzo mira ad ottenere materie prime critiche e nuovi prodotti dai fanghi di depurazione, recuperando, grazie ad un processo di integrazione di tecnologie industriali avanzate e di processi innovativi, sia la componente organica, sia i materiali di valore (metalli, nutrienti). L’ultimo progetto punta infine a creare una piattaforma tecnologica per l’Economia Circolare, con competenze avanzate (che vanno dalla robotica, alla chimica, al lifecycle thinking e management), per il recupero della materia prima da rifiuti e scarti, valorizzandoli attraverso nuovi modelli di business basati sulla circolarità. «La realizzazione di un Centro di ricerca e sviluppo industriale sull’economia circolare, con un approccio multidisciplinare – dice Marco Mairaghi, ad di Sei Toscana – rappresenta una vera novità nel panorama italiano. Siamo davanti ad una rivoluzione culturale, ce lo impone l’emergenza ambientale, e dobbiamo imparare a lavorare in sinergia sia alla ricerca di nuove soluzioni tecniche, sia alla valorizzazione e alla crescita dei comportamenti virtuosi. Il progetto promosso da Sei Toscana ed Acea Ambiente ha riscosso l’interesse ed è stato condiviso da alcune delle più importanti realtà nazionali. È un segnale importante di un nuovo modo di lavorare che diverrà fondamentale per la qualità dei nostri territori».
Gli utenti dei Comuni possono accedere con le credenziali in loro possesso. Le richieste di nuove credenziali dovranno essere avanzate attraverso l’indirizzo mail segreteria@seitoscana.it specificando, nell’oggetto: “Richiesta nuove credenziali piattaforma gestionale"