Un’Europa sempre più green e competitiva. A Ecomondo il Forum di Ispra e Comitato Tecnico della Fiera Internazionale del Recupero di materia ed Energia dello Sviluppo Sostenibile

“Trasformare l’Unione in un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell’impiego delle risorse, verde e competitiva”. E’ il titolo del Forum in programma ad Ecomondo, venerdì 7 novembre, realizzato da ISPRA e dal Comitato Tecnico della Fiera Internazionale del Recupero di materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile, in cui i vari attori che ruotano attorno al tema della gestione dei rifiuti (istituzioni, enti locali, operatori economici, associazioni di gestori, associazioni ambientaliste) discuteranno del contributo che il settore può dare nell’attuazione dei principi e nel raggiungimento degli obiettivi che il VII Programma Quadro dell’Unione Europea ,“Vivere bene entro i limiti del Pianeta”, ha indicato per l’economia dell’Unione al 2020. Il Settimo programma d’azione per l’ambiente, approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio con la decisione pubblicata sulla GUE del 28 dicembre 2013, definisce un quadro generale per le politiche europee da seguire in materia ambientale fino al 2020. L’obiettivo è di far diventare l’economia dell’UE, intelligente, sostenibile e inclusiva entro quella data, ponendo in essere una serie di politiche e di azioni intese a renderla un’economia efficiente nell’uso delle risorse e a basse emissioni di carbonio. Riguardo all’uso delle risorse, il programma indica che vi è un grande potenziale di miglioramento della prevenzione e della gestione dei rifiuti nell'Unione per giungere ad un loro miglior utilizzo, aprire nuovi mercati, creare nuovi posti di lavoro e ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime, consentendo di ridurre gli impatti ambientali. Guardando i dati del settore su scala europea emerge infatti un quadro niente affatto lusinghiero: ogni anno nell'Unione si producono 2,7 miliardi di tonnellate di rifiuti, di cui 98milioni di tonnellate (il 4%) sono rifiuti pericolosi; la produzione media pro capite di rifiuti urbani è stata di 503 kg (dati 2011) e solo il 40% è stato avviato a riciclo o riutilizzo. Il fatto che però in alcuni Stati membri si raggiungano tassi di riciclo anche del 70%, dimostra che è possibile riutilizzare le materie che derivano dal riciclo dei rifiuti in sostituzione delle materie prime e, quindi, che è verosimile raggiungere i primi due obiettivi che il VII Programma d’azione per l’ambiente pone al 2020: ”proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell´Unione”; “trasformare l’Unione in un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell’impiego delle risorse, verde e competitiva”. Il lavoro da fare non è poco e sono innanzitutto necessarie misure, concrete, di politica industriale per ridurre la produzione di rifiuti sia pro capite sia in termini assoluti. A valle della prevenzione, per raggiungere gli obiettivi di efficienza nell’uso delle risorse, è altresì necessario evitare di portare in discarica i rifiuti riciclabili o recuperabili, garantire un riciclaggio di elevata qualità laddove l'uso del materiale riciclato non presenti complessivamente impatti negativi sull’ambiente e la salute umana, e sviluppare i mercati per materie prime secondarie. Tutti temi che saranno affrontati nel Forum di Ecomondo cui seguirà un seminario tecnico per approfondire gli aspetti relativi l’applicazione della disciplina dei sottoprodotti, comprese le terre e rocce da scavo, e dei materiali che cessano di essere rifiuti in base alla legislazione europea e nazionale.
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