Il modello organizzativo di SEI Toscana al centro del seminario annuale organizzato da Federambiente a Rovereto

Il modello organizzativo di SEI Toscana al centro del seminario annuale organizzato da Federambiente a Rovereto

Anche quest’anno Federambiente ha organizzato il tradizionale seminario sui temi contrattuali e del lavoro. L’edizione 2014 si è svolta a Rovereto presso il Museo di Arte Moderna e Contemporanea lo scorso 10-11 luglio e ha visto fra i protagonisti SEI Toscana, ed il percorso che lo ha condotto a diventare il gestore unico nell’ATO Toscana Sud. Durante i lavori infatti, particolare attenzione è stata dedicata al tema del CCNL come strumento per il rilancio di un settore a rilevanza industriale e sono stati discussi, oltre all’evoluzione del contratto, anche temi legati alle novità per il personale delle società a partecipazione o controllo pubblico, agli strumenti di flessibilità ed all'applicazione delle Legge n.190/2012 nelle aziende dei servizi pubblici locali. Dopo l’aperura dei lavori da parte di Gianluca Cengia, direttore di Federambiente, i saluti del sindaco di Rovereto, Andrea Miorandi, e alcuni interventi da parte dei rappresentati di A2A Spa e AMA Roma, la prima giornata dei lavori si è concentrata proprio sull’esame del processo che ha portato SEI Toscana ad essere il quinto soggetto nazionale nella gestione dei rifiuti. Il dirigente dell’area gestionale di SEI, Urbano Dini, ha dunque illustrato il territorio di riferimento per l’attività dell’azienda, le modalità di esecuzione del servizio e le caratteristiche dei precedenti gestori, per poi spiegare l’ambito di affidamento e le fasi che hanno portato alla costituzione della società. In particolare Dini si è soffermato sull’attività di esame, analisi e proposte organizzative sviluppate per procedere alla gestione unitaria del personale proveniente da dieci realtà societarie diverse, con diversi CCNL applicati e con contratti di secondo livello diversi. “L’ottica con cui si è definita la nuova struttura societaria e le sue regole interne – ha spiegato Dini – è stata quella del “Foglio in bianco”, ovvero abbiamo dovuto definire un nuovo modello organizzativo adeguato alla nuova realtà, alle diverse esigenze poste da ATO Toscana Sud a base di gara e per adeguare la struttura ai nuovi rapporti industriali in ambito non più locale“. L’esperienza di SEI Toscana, la prima in tal senso, ha suscitato particolare interesse e molte sono state le richieste di approfondimento da parte di tutti i partecipanti al seminario. SEI Toscana dunque, benché “neoassociata”, si è posta come soggetto nazionale di rilievo e di riferimento tra le aziende federate sui servizi pubblici di igiene ambientale.

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