Da Comuni Ricicloni all’Italia Rifiuti Free

Consegnati anche quest’anno da Legambiente i premi ai Comuni Ricicloni che si distinguono per una corretta gestione dei rifiuti, con la presentazione del “Manifesto per un’Italia Rifiuti Free e per una economia circolare Made in Italy”. L’iniziativa di Legambiente, organizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente ed in collaborazione con ANCI, CONAI, i consorzi di filiera ed il CIC, Assobioplastiche, Federambiente e FISE, il Centro di Coordinamento RAAE e la rivista Rifiuti Oggi, è giunta ormai alla sua XXII edizione e anche quest’anno ha individuato le realtà italiane che non solo hanno raggiunto alte percentuali di raccolta differenziata ma soprattutto hanno saputo mettere in piedi un sistema di filiera in grado di alimentare l’industria del riciclo e di diminuire i quantitativi di rifiuti avviati a smaltimento. Per questo l’occasione della premiazione a Roma degli oltre 1500 comuni virtuosi nella gestione dei rifiuti è stata anche l’occasione per lanciare un Manifesto fatto di dieci proposte concrete per raggiungere l’obiettivo di “un’Italia libera dall'emergenza rifiuti, perché capace di lasciarsi alle spalle le croniche emergenze e i conseguenti disastri ambientali grazie alle sempre più numerose esperienze di gestione sostenibile”. Per farlo - spiega Legambiente – “occorre replicare le buone pratiche di gestione su tutto il territorio nazionale, costruendo tanti impianti finalizzati alle attività di riciclaggio e riuso, facendo diventare il ciclo integrato dei rifiuti gerarchico anche sotto il profilo dei costi: serve un nuovo sistema di incentivi e disincentivi per fare in modo che la prevenzione e il riciclo siano più convenienti, anche economicamente, rispetto al recupero energetico e allo smaltimento in discarica”. Ed inoltre – sottolinea l’associazione- “per ridurre gli smaltimenti illegali di rifiuti, speciali e non, deve essere completata la rete impiantistica ed è fondamentale aumentare la qualità e l'efficienza del sistema dei controlli ambientali, ancora troppo a macchia di leopardo sul territorio nazionale”. I Comuni Ricicloni rappresentano dunque lo spaccato del paese che meglio ha saputo utilizzare le leve della normativa che indicano come la gestione dei rifiuti urbani in un determinato ambito territoriale debba essere valutata non solo in base alla percentuale di raccolta differenziata, ma considerando anche altri fattori tra i quali la riduzione della quantità totale di rifiuti prodotti, la sicurezza dello smaltimento e l’efficacia del servizio. Per questo già da oltre dieci anni nella valutazione dei comuni più virtuosi è stato introdotto l’indice di buona gestione, che rappresenta un “voto” alla gestione dei rifiuti urbani nei suoi molteplici aspetti: recupero di materia, riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti, sicurezza dello smaltimento, efficacia del servizio. L’indice di buona gestione, compreso tra 0 e 100, è calcolato a partire dai valori di 24 parametri scelti dalla giuria del concorso e su cui i comuni che partecipano all’iniziativa sono valutati. Tra i 1520 Comuni premiati, 192 in più rispetto alla precedente edizione, 356 sono già da annoverare nella categoria “Rifiuti Free” perché oltre ad avere avviato una gestione virtuosa hanno saputo anche intervenire drasticamente nella riduzione della produzione procapite. «I 356 comuni ‘Rifiuti free’ – ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – rappresentano l'eccellenza nell'eccellenza. Sono quelli che oltre a essere ricicloni, nel corso del 2014 hanno prodotto meno di 75 chilogrammi a testa di rifiuto secco indifferenziato, mentre la produzione media pro capite nazionale si aggira sui 550 chili annui (e quella europea 510). Risultati ottenuti con ricette diverse ma con un denominatore comune: la responsabilizzazione dei cittadini attraverso una comunicazione efficace e con politiche anche tariffarie che premiano il cittadino virtuoso». Il dossier completo di Comuni Ricicloni è scaricabile dal sito www.ricicloni.it.

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