Collegato Ambiente: via libera agli incentivi per gli appalti verdi e il riciclo dei materiali. Previsti anche un fondo per demolire gli immobili abusivi e l’unificazione delle commissioni VIA e AIA

Dopo uno stop di circa quattro mesi (il testo fu licenziato dal Consiglio dei Ministri lo scorso novembre) è iniziata in questi giorni in Commissione Ambiente alla Camera l’esame del Collegato Ambiente alla Legge di Stabilità 2014. Il Disegno di Legge prevede incentivi per la promozione degli Appalti Verdi (Green Public Procurement per le Pubbliche Amministrazioni); dell'uso di materiale derivante dal riciclo dei rifiuti e per l'avvio della demolizione di edifici abusivi. Prevista anche la semplificazione dei procedimenti di Via, Vas e Aia. Gli operatori economici dotati di registrazione EMAS o di marchio Ecolabel che partecipano a una gara d’appalto, potranno avere un incentivo pari alla riduzione del 20% della cauzione a corredo dell'offerta e della garanzia di esecuzione prestata dall'aggiudicatario. Il ddl propone anche una serie di incentivi a chi acquista prodotti realizzati grazie al recupero e al riciclo di rifiuti urbani. In particolare, nel disegno di legge vengono indicati come materiali da utilizzare quelli in carta, plastica, oggettistica per la casa, pannelli fonoassorbenti, arredamenti per esterni, profilati per prefabbricati, vetro e compost. Si ipotizza che il Collegato Ambiente stanzi anche dieci milioni di euro nel 2014 con i quali i Comuni potranno procedere all’abbattimento degli immobili abusivi. La priorità negli abbattimenti sarà data ai manufatti situati in aree a rischio idrogeologico elevato o molto elevato. La demolizione degli edifici abusivi si è scontrata più volte con proposte di legge tese a sottolineare la “valenza sociale” degli abusi edilizi, commessi spesso per rispondere ad esigenze abitative e risolvere il problema della carenza di alloggi. Il Ddl “Falanga” prevede che gli abbattimenti seguano una lista di priorità, prediligendo gli immobili pericolanti o usati dalla criminalità organizzata e facendo passare in secondo piano i piccoli abusi, commessi per rendere più vivibili gli edifici. Novità infine anche per la semplificazione dei procedimenti di Via, Vas e Aia. Inizialmente la Via costituiva un presupposto di legittimità per la favorevole conclusione del procedimento di Aia nei casi nei quali la legge richiedeva l’attivazione di ambedue i procedimenti. Dato che, successivamente, il Dl 128/2010 ha introdotto un procedimento unitario sia per la localizzazione dell’impianto che per la valutazione del suo impatto sull’ambiente, il Collegato Ambiente tende ad unificare queste due commissioni per ridurre i tempi e semplificare l’iter burocratico. La specificità delle singole procedure continuerà comunque ad essere tutelata dalla presenza di quattro sottocommissioni per la Via, la Via speciale, la Vas e l’Aia.

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