Bezzini sul Piano: "Un esempio di sinergia e programmazione di area vasta"

Il Piano coinvolgerà le province di Siena, Arezzo e Grosseto e sei Comuni della Val di Cornia, in provincia di Livorno, interessando, complessivamente, una superficie pari al 52 per cento della Toscana (11.982 kmq), 109 Comuni, 899 mila abitanti, oltre 600 mila tonnellate annue di rifiuti urbani e assimilati da gestire a cui si aggiungono 1.800.000 tonnellate di rifiuti speciali. L’adozione del Piano segue l’intesa preliminare sottoscritta lo scorso dicembre dai presidenti delle tre province interessate, rispettivamente, Simone Bezzini per Siena, Roberto Vasai per Arezzo e Leonardo Marras per Grosseto.
Gli obiettivi strategici del Piano. La programmazione prevista dal Piano punta a raggiungere entro il 2025 alcuni obiettivi strategici che conteranno su una crescente sinergia ed economicità fra i territori coinvolti, migliorando ed estendendo prestazioni ambientali che, come per la provincia di Siena, contano già su esperienze positive. Attraverso il Piano, infatti, le tre Province coinvolte puntano a raggiungere la completa autosufficienza nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati, la riduzione della produzione di rifiuti e l’omogeneizzazione e l’integrazione dei sistemi di raccolta, trattamento e recupero dei rifiuti urbani. In vista di questo duplice traguardo, saranno estesi progressivamente i sistemi di raccolta domiciliare porta a porta e saranno incentivate ulteriori azioni di sensibilizzazione dei cittadini per raggiungere nel biennio 2018-2020 - quando il Piano andrà a regime - il 70 per cento di raccolta differenziata, con l'avvio a effettivo riciclo di almeno il 60 per cento dei rifiuti raccolti attraverso il riutilizzo, il riciclo e le diverse forme di recupero, incluso quello energetico - che non riguarderà più del 25 per cento dei rifiuti solidi urbani - e la riduzione dello smaltimento finale in discarica del 18 per cento.

Un Piano per massimizzare il riciclo e senza realizzare nuovi impianti. Le politiche di riduzione e gli obiettivi di raccolta differenziata fissati dal Piano porteranno a nuovi investimenti in azioni di sensibilizzazione rivolte ai territori e alla progressiva dismissione di tre discariche esistenti, senza la realizzazione di nuovi impianti, con una riduzione dei trattamenti di selezione a vantaggio di trattamenti effettivi di recupero.
“Il Piano interprovinciale per la gestione dei rifiuti - afferma il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini - è frutto di un lavoro di squadra con cui le tre Province coinvolte hanno accolto una sfida importante in risposta alla legislazione nazionale e regionale. Aprire i confini provinciali e sviluppare sinergie nelle politiche ambientali e nelle buone pratiche di gestione dei rifiuti consentirà di mettere in rete gli impianti e di stimolare nuove azioni che punteranno a raggiungere gli obiettivi fissati nella raccolta differenziata, certamente ambiziosi e superiori agli standard europei, ma che non ci spaventano, forti di esperienze positive sviluppate finora nelle nostre realtà e, in particolare, in provincia di Siena”.

“Il Piano - aggiunge Bezzini - è stato preceduto da un percorso di informazione e confronto che ha coinvolto i soggetti istituzionali, in primo luogo i Comuni e l’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani - ATO Toscana Sud, e i soggetti portatori di interesse: dalle associazioni di categoria ai rappresentanti del mondo economico e ambientale. Il confronto proseguirà anche dopo l'adozione avvenuta oggi in consiglio provinciale, con la possibilità per tutti i soggetti interessati di presentare osservazioni e contributi formali al Piano e ringrazio gli uffici della Provincia che stanno lavorando su questo fronte, a partire dal Settore Politiche ambientali coordinato da Paolo Casprini”.

“Il Piano interprovinciale dei rifiuti - spiega anche l’assessore all’ambiente della Provincia di Siena, Gabriele Berni - rappresenta uno strumento molto importante e guarda al futuro dei territori coinvolti anche quando le Province non esisteranno più. Attraverso questa programmazione di area vasta che guarda al 2025, e grazie agli obiettivi di raccolta differenziata evidenziati, saremo in grado di mantenere l'autosufficienza nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti nel bacino delle tre province, che copre il 52 per cento del territorio regionale, ottimizzando gli impianti e dando nuovi input. Un vero e proprio atto di responsabilità delle Province verso i propri territori, a fronte della grande incertezza istituzionale che, con l’abolizione di questi enti, interesserà anche il settore delle politiche ambientali.
Per la Provincia di Siena - aggiunge Berni - questo Piano rappresenta uno degli obiettivi primari, insieme al raggiungimento dell’obiettivo Siena Carbon Free conquistato con largo anticipo, e sapremo portare un contributo significativo, forti di una raccolta differenziata che si attesta oggi intorno al 45 per cento, a fronte di una percentuale pari a circa il 34,7 per cento nell’area dell’Ato Toscana Sud, e di numerose azioni di sensibilizzazione che hanno favorito una crescente sensibilità su tutto il territorio”.

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