Fare (bene) la raccolta differenziata dell’acciaio fa la differenza

L’acciaio è uno dei materiali fabbricati dall’uomo più diffusi nel mondo, secondo per tonnellaggio solo al cemento, la cui domanda continua a crescere: nel 2018 la produzione mondiale di acciaio grezzo è stata di 1.790 milioni di tonnellate, il 4,5% in più rispetto all’anno precedente. Per questo è sempre più importante ridurne gli impatti ambientali impiegando materie prime seconde: fortunatamente l’acciaio è riciclabile infinite volte, un ciclo virtuoso dove anche i singoli cittadini esercitano un ruolo importante,in primis attraverso la realizzazione di una raccolta differenziata di buona qualità.

È questo il primo passo che introduce un complesso percorso industriale in grado di dare linfa vitale all’economia nazionale: già oggi la fabbricazione dell’acciaio in Italia avviene principalmente attraverso forni elettrici, in cui l’acciaio viene prodotto mediante la rifusione dei rottami ferrosi come materia prima secondaria, che rappresenta più del 70% della produzione italiana.

Al contempo, l’avvio a riciclo degli imballaggi in acciaio permette di conseguire importanti vantaggi ambientali ed economici. Nel corso del 2018, il Bilancio di sostenibilità Conai mostra che grazie al sistema Ricrea (il Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi in acciaio) sono stati 130 i milioni di euro risparmiati grazie alle emissioni di gas serra evitate, e 383 quelli risparmiati grazie alla materiale prima recuperata; inoltre sono state più di 3 milioni le tonnellate di materia prima vergine risparmiata, pari al peso di oltre 8.000 Frecciarossa ETR1000, e 4 milioni le tonnellate di emissioni di gas serra evitate, pari alle emissioni generate in un anno da circa 1 milione di auto con percorrenza media annua di 20 mila km.

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