Economia circolare: Acea, Estra e Sei fanno “rete” per la ricerca

Realizzazione di attività volte al miglioramento di performance tecniche ed economiche, rafforzamento della capacità innovativa e produttiva a costi inferiori grazie alle economie di scala, potenziamento di know-how e formazione professionale in materia. Questi gli obiettivi del contratto di rete sull’economia circolare siglato oggi alla fiera Ecomondo di Rimini da Estra, Sei Toscana, Acea Ambiente e altre undici tra imprese ed enti. L’attuazione del programma di rete comporterà, tra l’altro, l’organizzazione di tavoli tecnici e di seminari di approfondimento, la partecipazione ad appalti e bandi privati e pubblici compatibili con l’oggetto e gli obiettivi del contratto di rete. Firmatari del contratto anche REA Impianti Unipersonale, ALIA Servizi Ambientali, Reti Ambiente, ASEV, Consorzio Polo Tecnologico Magona, INSTM Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali, Tiemme, Sienambiente, Cispel Confservizi Toscana, CSA Impianti e Ecologia Soluzione Ambiente. AIRES svilupperà progetti in materia di economia circolare e sostenibilità ambientale ed energetica presentando alcune idee di innovazione e ricerca già a valere nei prossimi bandi pubblicati dal MISE. La valorizzazione della posidonia e il recupero degli ingombranti tra i temi già oggetto di studio e analisi da parte delle aziende. “L’accordo, raggiunto con realtà di primo piano presenti sul territorio, conferma l’impegno del nostro Gruppo a favore dell’economia circolare, intesa quale leva fondamentale di crescita e volano di sviluppo per le comunità per cui operiamo” - ha dichiarato Paolo Abati, Direttore Generale di Estra - “L’attenzione di Estra verso tali temi è coerente con la scelta compiuta dal Gruppo di rafforzare il proprio ruolo di multiutility entrando nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti con l’acquisizione di Ecolat e di parte del capitale sociale di A.I.S.A.”.“Il contratto di rete è propedeutico alla prossima realizzazione di un Centro di ricerca e sviluppo industriale sull’economia circolare, con un approccio multidisciplinare –  ha detto Marco Mairaghi, Amministratore Delegato di Sei Toscana – e rappresenta una vera novità nel panorama italiano. Siamo davanti ad una rivoluzione culturale, ce lo impone l’emergenza ambientale, e dobbiamo imparare a lavorare in sinergia sia alla ricerca di nuove soluzioni tecniche, sia alla valorizzazione e alla crescita dei comportamenti virtuosi. Abbiamo già attivato, assieme ad alcuni dei partner firmatari del contratto, dei progetti di economia circolare che hanno ricevuto finanziamenti consistenti da parte del MISE. È un segnale importante di un nuovo modo di lavorare che diverrà fondamentale per lo sviluppo dell’intero settore e per la qualità dei nostri territori”. “La nascita di AIRES a seguito dell’intesa presentata oggi – ha affermato Giovanni Vivarelli, Presidente di ACEA Ambiente - è la dimostrazione efficace di come il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità sia un impegno comune che passa anche attraverso un processo di condivisione delle competenze dei player del settore. ACEA Ambiente è impegnata nel costante processo di evoluzione delle tecnologie nel campo del waste management, come testimonia la recente inaugurazione del nuovo impianto di Monterotondo Marittimo a Grosseto, uno dei più grandi dell’Italia Centrale, dotato delle più moderne tecnologie per la produzione di compost e di elettricità da fonti rinnovabili. L’iniziativa AIRES costituisce il presupposto per mettere a fattor comune le rispettive esperienze a beneficio dell’intero settore”.

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