Nella Tari coefficienti «liberi» fino a nuovo ordine di Arera TARIFFA RIFIUTI Prorogata senza termine la possibilità di derogare ai parametri di produzione Dove l'Ato non funziona si carica sui Comuni la validazione dei Pef Pasquale Mirto In considerazione della necessità di acquisire il piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, per l'anno 2020, i Comuni approvano le tariffe e i regolamenti della Tari e della tariffa corrispettiva entro i130 aprile. È quanto previsto dal nuovo comma 683 bis della legge n. 147/2013 introdotto con un emendamento al decreto fiscale.
Giovedì, 28 Novembre 2019
Senza nuovi impianti di trattamento dei rifiuti urbani, o almeno interventi di revamping degli impianti esistenti, dal 2029 comincerà una progressiva riduzione di capacità di trattamento dei rifiuti che fra quindici anni arriverà a un dimezzamento delle attuali capacità e nel 2040 a una riduzione di due terzi. È questo l'allarme che lancerà oggi a Roma il Rapporto annuale Althesys sull'industria del waste management in Italia.
Il nuovo sistema tariffario per i rifiuti predisposto dall'Autorità per l'energia causa notevoli difficoltà ai Comuni e rischia di comportare un aumento delle tariffe per i contribuenti. Lo segnala l'Anci Lombardia con la circolare 345 del 12 novembre 2o19. L'And regionale evidenzia che il 31 ottobre l'Autorità di regolazione per l'energia, reti e ambiente (Arera) ha approvato il metodo tariffario per il servizio integrato di gestione dei Rifiuti (Mtr), senza però tenere conto di gran parte delle considerazioni espresse in sede di consultazione da Anci nazionale e Ifel.
Nasce in Toscana il primo centro italiano di ricerca e sviluppo industriale dedicato all’economia circolare, finanziato con 6 milioni dal Mise (per un totale di 16 milioni considerando i cofinanziamenti di Regione Toscana). La sede dovrebbe essere Siena (anche se non si esclude che alla fine venga scelto il capoluogo regionale). L’obiettivo è la realizzazione di progetti in materia di energia e ambiente, sicurezza alimentare e trattamento innovativo dei rifiuti per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Rimasta fino a oggi sotto traccia, complice la discreta effervescenza del mercato dell'M&A energetico 2019 tra Ascopiave, Sorgenia e l'eolico di Macquarie (con quest'ultime due gare in pieno svolgimento), sembra finalmente pronta a partire l'asta per la divisione ambiente di Unieco con le grandi multiutility italiane pronte a partecipare.
Otto modi intelligenti per riciclare la plastica, perché la difesa dell’ambiente Si fa soprattutto con la capacità di innovare.
Entro fine mese nella proposta Arera i criteri sui costi efficienti Gianni Trovati ROMA Arriverà in consultazione entro fine mese il nuovo metodo tariffario per la Tari, e diventerà definitivo entro fine ottobre. Così da guidare le decisioni comunali sulla tariffa rifiuti del prossimo anno. L'accelerazione decisa ieri dall'Areca nella delibera 3o3/2o1.9 punta a chiudere il limbo tariffario che domina il settore da anni, con una sorta di anarchia regolamentare.
A settembre partirà in Italia la sperimentazione europea per la raccolta dei rifiuti "personalizzata". Ci sono già alcuni comuni che hanno iniziato a utilizzare i cassonetti intelligenti, ma senza una regia e dei metodi condivisi. Quello che invece nascerà nell'area della Toscana del Sud è un vero e proprio progetto coordinato dall'Unione europea.
Economia ed ecologia sono due declinazioni dello stesso concetto. La discarica fa male non solamente all’ambiente ma anche al portafogli: se i Comuni che nascondono la loro spazzatura sotto il tappeto della discarica e dei Tmb i loro rifiuti si dotassero di sistemi moderni di riciclo e di riutilizzo termico della spazzatura, la tassa rifiuti pagata dagli italiani scenderebbe di 700 milioni di euro l’anno.
Con l'approvazione della legge europea 2018, votata dal Senato l'altro ieri, arrivano novità sui Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e anche sul trattamento di sfalci e potature. Per quanto riguarda i Raee, il provvedimento apporta alcune modifiche al decreto legislativo 49/2014 (il testo di riferimento in materia) che intervengono sui temi del monitoraggio e del finanziamento del sistema di raccolta e riciclo. A queste novità si aggiunge la modifica relativa all'apposizione del marchio del produttore.